2017/2018 - RACCONTARE LA SCIENZA
Key words: STORYTELLING, riflessione, scoperta
ESPLORARE LA SCIENZA IN ARTE E MUSICA!
Attraverso lo studio di aria, pressione e suono, e con l'ausilio di esperimenti e gioco, si è tentato di ispirare nei giovani partecipanti un atteggiamento positivo verso la scienza e al contempo di stimolarne la creatività e il pensiero divergente. Obiettivo delle attività è stata anche l'attivazione di processi riflessivi e metacognitivi.
Hanno collaborato alla riuscita del progetto Museo per la Storia dell'Università di Pavia e Dipartimento di Fisica; le attività sono state coordinate e svolte da Lidia Falomo, Gabriele Albanesi e Giovanni Mocchi, con l'ausilio dello staff museale.
C'è MA NON SI VEDE!
Sezioni A, B, C Scuola dell’Infanzia S. Genesio, Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
Insegnanti: Fabrizia Fassiola, Carla Civardi, Annalisa Longhetti , Simona Vanossi
Con semplici esperimenti i bambini hanno iniziato a comprendere che l’aria non si vede, non si tocca, ma esiste, occupa uno spazio e si può sentire (ad esempio, attraverso le vibrazioni prodotte da strumenti musicali).
Gli alunni hanno, dopo un brainstorming iniziale, formulato ipotesi e trovato soluzioni legate all’ aria come la conosciamo; si sono poi dedicati alla realizzazione di schede/disegni per un libretto individuale. Sono inoltre stati costruiti, con materiale di recupero, oggetti che si muovono con l’ aria (come i mulini a vento) e sono state ascoltate le vibrazioni prodotte da una piccola arpa fai-da-te.
Nella scoperta dell'aria, i bambini sono stati aiutati anche da laboratori scientifici (al museo), musicali (con Giovanni Mocchi) e artistici, vissuti come percorso comune, che hanno portato alla realizzazione di un prodotto finale unitario (un grande cartellone/manifesto).
Obiettivo delle attività sono stati lo sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti della scienza, lo stimolo di creatività e pensiero divergente, l'attivazione di processi riflessivi e metacognitivi. Si è fatto affidamento su metodologie di knowledge e understanding, brainstorming nella fase di innesto, cooperative learning.
IL RITMO DEL CUORE
Sezione B Scuola dell’Infanzia L'Aquilone, Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
Insegnanti: Roberta Gabba, Giulia Petruzza, Mariella Papa, Carolina Bottazzi
La visita dell'8 marzo al Museo della storia dell’Università si è concentrata sulla figura di donna, con l’individuazione e il riconoscimento degli organi esposti, ed è proseguita con un laboratorio sul suono (produzione – imitazione - propagazione – intensità – sviluppo – scoperta del silenzio), realizzato attraverso semplici strumenti (tubi, vasetti, stetoscopi, bicchieri…) e parti del corpo.
All’interno della sezione si è proseguito il percorso con l’analisi del battito del cuore, scoprendo con quale strumento possa essere percepito (mano – orecchio compagno – stetoscopio, ecc.), evidenziando come questo possa cambiare per una emozione, per una corsa o semplicemente stando distesi. Si è passati all’ascolto di un brano musicale particolarmente vivace (Believe – Imagine Dragons) individuando il ritmo, suddividendolo in numeri “1-2-3”, traducendolo in movimenti con parti del corpo (piedi-mani-braccia) e esprimendolo con la danza, scandita da movimenti sincronizzati che seguivano schemi e creavano motivi geometrici (rettangolo, quadrato, cerchio piccolo, cerchio grande, linee, file, ….) e da apparenti momenti liberi. E' stato anche realizzato un lavoro grafico legato al brano musicale: in piccoli gruppi, usando colori primari, tramutando la percezione emotiva, frantumando esperienze e traducendole in grafia, alternando segni delicati a forti usando pennellate e gocciolii.
Da queste esperienze è nato uno spettacolo di teatro scientifico, “Tutto è numero in equilibrio armonico”, nell’ambito di Scuole in scena, realizzato al Cinema Teatro Politeama il 12 maggio 2018.
I NUMERI DELLA NATURA
Sezioni A-D, Scuola dell’Infanzia L’Aquilone, Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
Insegnanti: Maurizia Merlo, Maria Rosaria De Rose
La natura ha delle regole nascoste che permettono il funzionamento di ogni cosa.
I numeri esprimono parte di queste regole e, imparando a conoscerli, abbiamo visto che alcuni di essi ricorrono frequentemente nel nostro corpo e in ciò che ci circonda: 5 dita della mano e del piede, petali di un fiore, spazi per i semi di una mela, punte di una foglia; 3 foglie di un trifoglio, diramazioni di una pianta; 2 occhi, braccia, gambe, mani …; 1 bocca, naso, cuore …
Abbiamo esplorato il nostro corpo, fuori e dentro, usandolo in tantissimi modi, lo abbiamo ascoltato, scoprendo alcuni “rumori” che possiamo produrre muovendoci, o che il nostro corpo fa “da solo”. Uno stetoscopio ci ha permesso di percepire meglio il respiro, un colpo di tosse, la voce dei gorgoglii della pancia e anche il battito del cuore. Il cuore può battere lento o veloce, ma non si ferma mai, ripetendo sempre il suo movimento ritmico, che diventa un suono costante.
Il movimento del pendolo esprime un ritmo simile a quello del cuore: siamo riusciti sonorizzarlo con la voce, producendo ritmi diversi a seconda della lunghezza della corda mentre, a turno, ciascuno di noi si trasformava in direttore d’orchestra, indicando il ritmo da eseguire con 1 o 2 dita della mano. Le lezioni di musica ci hanno permesso di sperimentare il ritmo utilizzando anche piccoli strumenti.
La rappresentazione “visibile” del ritmo è partita utilizzando oggetti colorati per poi tradursi graficamente in macchie di colore, stampe di parti del corpo, numeri, scritte o sequenze ordinate che anticipano la scrittura musicale.
facciamo le punture alla luna!
Sezioni verde, gialla, rossa, blu, Scuola dell’Infanzia Peter Pan, Istituto Comprensivo di Via Scopoli Pavia
Insegnanti: Ivana Barozza, Elena Boscolo, Cinzia Giuffrè, Luisa Montanari, A. Maria Traversi
Dopo l'osservazione di strumenti medici del passato (siringhe e stetoscopi) al Museo per la Storia dell'Università, si è passati alla sperimentazione creativa di oggetti in uso nella medicina, in espressione pittorica e musicale. Sono stati prodotti suoni utilizzando siringhe, “auscultati” suoni con tubi flessibili, tolta l'aria con una siringa a una campana di vetro.
A scuola si sono invece prodotti suoni bucando e graffiando fogli e cartoni e stappando le siringhe; sono stati fatti tentativi di registrazione e ascolto. I bambini hanno poi testato il "dripping indolore": utilizzando la siringa per spruzzare e sgocciolare, questa ha smesso di generare paura e dolore ma è diventata strumento di divertimento per veicolare il colore.
I bambini sono anche stati incoraggiati a esprimersi creativamente attraverso il disegno: ad esempio, facendo "le punture" alla luna e bucando un foglio con le siringhe per produrre i crateri.
un labirinto di suoni
Sezioni A-B, Scuola dell’Infanzia Scala, Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
Insegnanti: Natascia Scagnelli, Katia Di Garbo, Carmelina Di Vincenzo, Antonella Faiardi, Mariarosari Fattibene
Il percorso, svolto a sezioni aperte, inizia presentando ai bambini labirinti e brevi percorsi: lavorando sulle direzioni, dando indicazioni per muoversi all'interno di un intrico o uscirne, giocando col conteggio dei passi, determinando la propria posizione o quella di un oggetto (anche all'interno di una griglia). Un vecchio forziere, rinvenuto nella soffitta di un'insegnante, permette l’osservazione di reperti storici (foto e scritti “antichi”) e ci esorta nel confronto fra noi e il passato: i tempi dei nostri nonni (giochi diversi, mancanza del cellulare, di fotocamera… etc). La curiosità dei bambini viene stimolata dalle foto antiche, dagli articoli di giornale di un tempo, dai documenti scritti a mano, dal colore delle foto, dalla posa e dal costume dei tempi che furono; trovano analogie e differenze con la nostra epoca. Nel forziere i bambini trovano la piantina di un edificio, (questo ci ha permesso di introdurre la sostanziale differenza tra mappa e piantina con conseguente aumento/ differenziazione del lessico). Osservandola bene, aiutati da simboli colorati che distinguono le diverse stanze e posizionate all’ingresso del locale di riferimento, i bambini scoprono che la piantina è della nostra scuola, che ci si può orientare girandola, tenendo di lato o di spalle le stanze, osservano come in modo molto semplice e lineare le stanze corrispondano al disegno. Poiché ognuno di loro entra in possesso di una cartina come quella trovata, lavorando per piccoli gruppi, si visitano i vari locali e si chiede a ciascuno di stabilire e disegnare una legenda (un simbolo che contraddistingua i diversi ambienti); poi, tutti insieme, tramite un istogramma, si costruisce una legenda condivisa e comune. Percorrendo i vali locali è stata stimolata anche la ricerca dei suoni in ogni stanza ( voce, eco, rimbombo, silenzio, oggetti che possono fare rumore, cambiare la propria voce e rievocare la funzionalità del luogo cui appartengono), registrandoli e riascoltandoli. Il lavoro prosegue con la riproduzione del vissuto di questa esperienza nel Leporello e in una attività grafico pittorica con la scoperta/sperimentazione di elementi antichi.
MUSICALITà E RITMO IN ARTE
Classi IIB, Scuola Primaria Berchet, Istituto Comprensivo di Via Scopoli Pavia
Insegnante: Rosanna Mordà
La macchina a vapore di watt, nata per pompare acqua nelle miniere di carbone, ha dato al mondo lo strumento che doveva rivoluzionare la produzione industriale e i mezzi di trasporto per terra e per mare. Ascoltando il ritmo creato da una locomotiva a vapore, si può scrivere una melodia scandita da note con un tempo facilmente riconoscibile, così come il ritmo incalzante del toreador nella Carmen di Bizet.
Ascoltando le musiche della Carmen i bambini hanno decodificato i suoni in colori che avessero una identità: forte- rosso, mezzo forte- giallo, debole- blu. Allo stesso modo osservando un dipinto di Kandinskij o di Mondrian hanno identificato un ritmo nei colori. La ripetizione crea un ritmo che può essere regolare ed uniforme, come si battesse il tempo di una musica. Il ritmo uniforme e regolare corrisponde al ritmo biologico.
IL MISTERO DELL'ARIA
Classe IV A, Scuola Primaria Pascoli Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
Insegnanti: Marisa Bisson e Lorena Gobetti
Una visita del museo con la prof.ssa Falomo ha condotto alla presentazione di esperimenti sulla pressione dell'aria; si sono studiate la legge di Boyle mediante campana di vetro pressurizzata e la comprimibilità dell'aria attraverso siringhe. Sono poi stati condotti esperimenti con diavoletti di Cartesio, emisferi di Magdeburgo e tubo di Newton.
L'attività è proseguita con lo studio del suono, grazie al Prof. Mocchi: i bambini si sono dedicati all'osservazione delle problematiche di pressione (decompressione e compressione) e all'individuazione di suoni a scoppio e dei materiali che li producono (parti del corpo, siringhe e tubi di diverso diametro e lunghezza...). Questo ha portato all'invenzione, durante la visita e a scuola nei giorni successivi, di registrazioni con suoni a scoppio.
Al termine del progetto, sono stati preparati un libretto "Leporello" e un cartellone con il Prof. Albanesi, attraverso la trasposizione di registrazioni di esperimenti con l'aria e "scoppi" di disegni e colori.
Onde e silenzio
Classe III A-B, Scuola Primaria Pascoli Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
Insegnanti: Fontana, Noli, Peroni, Torti
I bambini si sono recati al Museo di Storia dell'Università di Pavia per una visita guidata, durante la quale hanno osservato le macchine per gli esperimenti di fisica. Si sono soffermati su ciò che richiamava maggiormente il loro interesse; in particolare, sono rimasti affascinati dalle esperienze sull'elettricità e dalla macchina usata per pressurizzare una campana di vetro.
I bambini si sono poi cimentati in un laboratorio sull'emissione del suono (altezza e armoniche), con il Prof. Mocchi. Attraverso un software gratuito (Audacity) i bambini hanno potuto visualizzare graficamente le onde sonore e il silenzio.
Nei giorni successivi i bambini hanno ricordato e rielaborato insieme l'esperienza vissuta, disegnando alla lavagna multimediale uno schizzo di ciò che raccontavano. I disegni sono stati riutilizzati per l'elaborato grafico-pittorico finale.
è QUESTIONE DI ARIA!
Classe I A, Scuola Primaria Pascoli Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
Insegnanti: Daniela Poma, Sabrina Pipia, Lorena Gobetti
Il percorso effettuato è stato articolato in attività di laboratorio scientifico, attività musicali ed artistiche.
Per il percorso scientifico, dalla scoperta dell’aria intorno a loro, onnipresente ma invisibile, i bambini sono arrivati all’individuazione di alcune sue proprietà: l’aria occupa uno spazio, ha un peso, esercita una pressione, si comprime e si espande e trasmette il suono. E se togliamo l’aria? Si crea il vuoto: il suono non si propaga perché si trasmette con onde che fanno vibrare l’aria, l’acqua si riscalda e bolle, oggetti di peso diverso che cadono in un tubo hanno un comportamento diverso in presenza e in assenza d’aria.
Con il percorso musicale, i bambini hanno invece scoperto come "parlare senza emettere fiato", usare l’aria e le corde vocali per parlare e produrre un suono con le vibrazioni delle labbra e l’aria. Hanno anche sperimentato la produzione di uno stesso suono immettendo l’aria in un tubo, come in una tromba, e hanno sentito, visto e "toccato" le vibrazioni (il riso sul tamburo “saltella” per le vibrazioni prodotte dalle voci; la voce si trasmette attraverso il filo vibrante del “telefono senza fili”; la corda della chitarra pizzicata “solletica” al tatto).
Suoni, vibrazioni, emozioni sono infine state tradotte in forme e colori nel percorso artistico.
ASCOLTO E INCISIONE
I C, Scuola Secondaria di I grado Dalla Chiesa/ S. Genesio, Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
I A, Scuola Secondaria di I Grado Boezio, Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
Insegnante: Silvia Torri
Questo progetto si rivolge, in parallelo, a due classi prime della secondaria di primo grado. Lo sviluppo triennale dell' intero percorso è scandito in: ascolto e incisione, melodia e rilievo, armonia e tuttotondo.
Riferimento scientifico di partenza: modello in cera dell' orecchio e colorazioni all' argento di Golgi.
Il segno: visione di alcuni spunti iconografici tratti da: tavolette cuneiformi mesopotamiche, colorazioni all' argento del tessuto nervoso, due opere di Klee, qualche esempio di pittura informale italiana dagli anni '50-'70.
Incisione e ascolto: durante l' ascolto di quattro diversi paesaggi sonori (battito cardiaco, torrente, stazione di Tokyo, onde del mare) vengono incise lastre di creta.
Dal segno plastico al segno pittorico: gli elementi principali incisi nella creta vengono trasferiti su supporto cartaceo mantenendo una configurazione simile a quella di partenza.
Ordinamento dei segni in sequenze simultanee.
Visita guidata al Museo per la Storia con particolare riferimento al modello dell' orecchio ed alle colorazioni di Golgi; laboratorio musicale con realizzazione di strumenti a fiato ed interpretazione musicale dei segni pittorici precedentemente tracciati.
Lo spartito analogico: ogni alunno individua quattro o cinque battute all' interno della propria sequenza, i segni vengono ricondotti a forme geometriche ed inseriti in un' unica griglia quadrettata disposta su tre fasce. Il colore delle forme ne individua la posizione.
La registrazione: il Prof. Mocchi è intervenuto in classe registrando le composizioni sonore composte a piccoli gruppi ed ispirate alle lastre di creta. Dai brani incisi vengono realizzati i video.
Il racconto finale: ogni classe ha sintetizzato pittoricamente il proprio percorso.
ritmo e oscillazioni
Classe I A-B-D, Scuola Secondaria di I grado Dalla Chiesa/ S. Genesio, Istituto Comprensivo di Via Acerbi Pavia
Insegnante: M. Francesca Fontana
Dopo una visita al Museo, gli alunni hanno preso in esame la macchina di Watt e ne hanno analizzato funzione, movimenti e andamenti, nonché il suo utilizzo nell’industria nel corso degli anni. I movimenti rettilinei, rotatori e oscillatori sono poi stati tradotti con disegni rappresentanti il ritmo. Successivamente, il ritmo è stato analizzato attraverso i suoni prodotti dalla macchina e rielaborati da parte degli alunni in partiture musicali eseguite prendendo in esame alcuni disegni ritmici e ventagli per cercare armonie di colore tra sfondo e sagome.
Con l’aiuto del prof. Mocchi gli alunni hanno elaborato una quadrella 6x3 e hanno dato una interpretazione libera di cellula ritmica su ventaglio mobile.
Infine ritmo, movimento e suono sono stati ricercati nel movimento artistico dei futuristi analizzando opere di De Pero e Russolo. Il percorso è stato riassunto in una illustrazione nel Menabò.