Il progetto
Il progetto Scuola+Museo nasce nel 2005, in occasione della grande mostra celebrativa del centenario dell'annus mirabilis di Albert Einstein.
La natura del progetto è da sempre co-creativa, improntata a una logica laboratoriale/ produttiva e all'uso di analogie, in campo scientifico, artistico e tra i due. Scopo del progetto, ormai attivo da 15 anni, è realizzare una comunità di pratica tra scuola e museo, scienza e arte, ambiti di apprendimento formali, non formali e informali.
Il superamento della distinzione tra formale e non formale viene perseguito tramite una programmazione congiunta di tutte le attività sulla base degli interessi di insegnanti e staff museale e con una particolare attenzione al curriculum scolastico.
Il progetto fa riferimento alla teoria delle intelligenze multiple di Gardner e utilizza, per la pianificazione e i risultati delle attività, i Generic Learning Outcomes (G.L.O. ), che si basano su una definizione più ampia di apprendimento (conoscenza e comprensione, abilità, attitudini e valori, divertimento e creatività, comportamenti e progressi)
Ogni edizione presenta ai docenti la possibilità di confrontarsi su nuove tematiche e di proporre agli studenti attività calibrate sulle specifiche necessità; un approccio altamente formativo e stimolante per ciascuna parte coinvolta.
Il museo
Il Museo per la Storia dell'Università di Pavia ospita antiche collezioni di Fisica e Anatomia e propone attività per visitatori di tutte le età.
Laboratori e attività didattica in vari ambiti si uniscono ad attività di ricerca e progetti interdisciplinari. Il museo organizza inoltre mostre ed eventi con cadenza regolare, e offre strumenti moderni e tradizionali per l'approfondimento dei contenuti: i visitatori possono usufruire liberamente di App a realtà aumentata, audioguide o schede mobili.
Nato nel 1936, il Museo per la Storia dell'Università di Pavia raccoglie collezioni risalenti alle riforme illuminate dell'educazione di Maria Teresa d'Austria e Giuseppe I (seconda metà del '700).
Dopo la prima esposizione nazionale di Storia della Scienza, tenutasi a Firenze nel 1929, si decise di fondare un museo dedicato alla storia dell’Università, che riunisse collezioni storiche di ambiti diversi in un unico luogo: l’antico museo di Antonio Scarpa.
Confluirono nel museo pezzi di particolare pregio della collezione Scarpa, l’intera collezione che il chirurgo Luigi Porta, un lascito di cimeli golgiani, uniti a un grande archivio, e gli strumenti provenienti dall'Istituto di Fisica che includeva la collezione voltiana, composta da circa 150 strumenti.