Il “viaggio nella bellezza del corpo umano” in cui si cimentavano medici e studiosi di anatomia era per lo più solitario; questi uomini straordinari si poterono però avvalere, durante la traversata, dell’impagabile aiuto di alleati particolari e forse inattesi: gli artisti.
Grazie alla loro maestria, vennero disegnate preziose mappe anatomiche che consentirono la condivisione della nuova conoscenza. In mostra, calcografie dal De humani corporis fabrica del fiammingo Andrea Vesalio (1543), "semplici" disegni a matita tracciati con abilità straordinaria e pazienza certosina dal grande anatomista Antonio Scarpa (XVIII-XIX secolo), illustrazioni delle cellule nervose realizzate a matita e a china da Camillo Golgi e a volte della moglie Lina Aletti (XIX-XX secolo), belle opere di Gian Battista Ricci, artista lomellino contemporaneo.